TEATRO
"Voci
dal Montestella" in scena al Teatro della Memoria
Franco
Manzoni ha raccontato sul Corriere della Sera, e attraverso alcuni libri
tra cui "Voci dal coro", l'epopea di molti milanesi, personaggi famosi
e sconosciuti che hanno reso umana e vivibile la cittā di Milano negli
scorsi decenni e che sono oramai scomparsi. Le loro storie sul palcoscenico
si trasformano in una moderna "Spoon River" interpretate e cantate da
Aleardo Caliari e Chicca Minini, su musiche di Gaber, Valdi ed altri
popolari milanesi.
L'azione prende il via alla medesima ora dell'inizio della rappresentazione,
quando si destano dal loro sonno Voci che si incrociano su quella collina,
il Montestella, costruita artificialmente con le macerie delle case
distrutte dai bombardamenti anglo-americani. Noti o del tutto sconosciuti,
tracciano una fotografia della metropoli vista nel corso soprattutto
degli ultimi settant'anni, con tutti i suoi continui mutamenti. I personaggi
sono introdotti da Edmondo, moderno Virgilio, un attore della Compagnia
dialettale milanese del Gerolamo e poi del Piccolo Teatro, e Lina, una
'coloniale' che ha battuto dal 1936 in zona Brera (Via Mercato). A narrarci
le loro storie e la loro Milano troviamo un benzinaio, lo scrittore
Giuseppe Pontiggia, una lavandaia, Walter Valdi, un carrozziere, un
Angelo in tutti i sensi, Giorgio Gaber, la sciora Lina con i ricordi
del suo Giamaica, Anna Tortora, una zia, la mamma di Enrico Beruschi,
un'abile cuoca e tanti altri.
Il testo teatrale, in due atti, č di Franco Manzoni, che nell'occasione
cura anche la regia e che per la scrittura ha preso spunto non solo
dall' "Antologia Palatina" e dalla raccolta poetica "Spoon River" di
Edgard Lee Master, ma soprattutto dalla rubrica "Addii" da lui tenuta
nelle pagine di cronaca milanese de "Il Corriere della Sera", a partire
dal 2000 sino a tutt'oggi.
Scrive Armando Torno nel volume "Voci dal coro", edito nel 2004 dalle
edizioni Viennepierre, che raccoglie una parte di questi ritratti: "Sono
vite, come dicevamo, note e meno note che se ne vanno, mentre la vita
di Milano continua. La penna di Franco Manzoni rende loro giustizia
restituendoci un ritratto che non si conosceva. A volte sorprende il
loro lavoro, altre volte sono loro stessi una sorpresa. E' forse il
semplice attaccamento a un ideale, un amore indiscusso e incondizionato,
il loro stesso esistere che li rende degni di memoria. La vita di ogni
uomo, che fugge come la sabbia delle antiche clessidre, viene almeno
fermata per qualche istante su queste pagine di Manzoni."
Dal 14 al 15 gennaio Teatro della Memoria Via Cucchiari, 4 - Milano
Orario spettacoli: - sabato 14 ore 21.00 - domenica 15 ore 16.00 Per
informazioni: - Tel. 02.313663 -
www.spaziodellamemoria.com
di Barbara Spagnuolo
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